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Progetti di plesso

Presentazione

 

SCUOLA DELL’INFANZIA CARDUCCI

Cesena

PROGETTO DI PLESSO
Anno scolastico 2024/2025

" NATURAL-MENTE BENE...INSIEME"

 

Osserva nel profondo della natura e allora comprenderai meglio ogni cosa”

Albert Einstein

Quando un bambino ha bisogno di conforto, involontariamente ci può capitare di avvicinarci alla finestra invitandolo a guardare fuori. Ed ecco che le nuvole, l’intensità della luce, la chioma degli alberi che a volte chiamiamo distrazioni, spesso, sono efficaci alleati.

Quando i bambini giocano all’aperto incontrano infinite attrazioni, non distrazioni, si soffermano sui particolari, osservano, contemplano. Vivendo gli spazi esterni si mostrano più calmi, perché sono soddisfatti di un’esperienza che risponde ai loro bisogni di benessere.

Sappiamo che c’è una simpatia istintiva dei bambini verso la natura, infatti basta osservare i loro disegni per vedere quanto siano popolati di fiori, alberi, soli e cieli splendenti. Questo interesse istintivo che il bambino nutre per la natura, ha suggerito a noi insegnanti, in linea e agganciato al progetto dello scorso anno, di elaborare un progetto educativo-didattico che abbia come sfondo integratore “LA NATURA” con tutto ciò che contiene: terra-semi-frutti-animali, pensando ad essa come un serbatoio da cui attingere i criteri per decifrare e scoprire il mondo quotidiano.

Facendo nostre le parole delle Indicazioni nazionali per il curricolo: “L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza”, metteremo in campo un percorso didattico che garantirà la scoperta del mondo naturale attraverso il diretto contatto con le cose, gli oggetti, gli ambienti, gli animali. Attraverso queste esperienze, i bambini impareranno gradatamente a osservare, a descrivere e a mettere in relazione.

Seguiremo come sempre gli interessi dei bambini proponendo esperienze ed attività operative ed evocative, miranti a costruire e ricostruire a scuola l’esperienza diretta.

Il processo di apprendimento si realizza attraverso l’azione e la sperimentazione di situazioni, compiti e ruoli in cui il soggetto, attivo protagonista, si trovi a mettere in campo risorse e competenze per elaborare concetti volti al raggiungimento di un obiettivo. L’apprendimento esperienziale consente di affrontare situazioni di incertezza, sviluppando comportamenti adattivi ed abilità di problem-solving anche attraverso l’abilità creativa.

Per la Montessori la natura è cultura, è scienza, è conoscenza. Cercheremo pertanto di proporre una ”scuola problemica” che stimoli l’attività, proponendo quesiti, incentivando le capacità operative per trovare risoluzioni, suggerendo possibili vie di esperienze aperte e dinamiche, ma lasciando ai bambini la gioia della scoperta ed il gusto di fare da sé.

In questo percorso, il ruolo dell’insegnante sarà quello di costruire intorno ai bambini un intreccio di sollecitazioni che permetteranno loro di acquisire, mediante il proprio fare, informazioni utili a fondare le proprie conoscenze e il proprio pensiero. Si partirà, quindi, non tanto dai bisogni dei bambini, ma dalla loro curiosità, dai loro interessi, dalla forza creativa che esprimono in ogni atteggiamento e richiesta. Le insegnanti faranno uso di molteplici strategie, adeguate alle diverse situazioni e all'età dei bambini, utilizzando una metodologia ludica-interattiva che permetta di creare un contesto educativo autentico, significativo e motivante.

Questo percorso contribuirà all'acquisizione di un atteggiamento consapevole e consentirà ai nostri futuri adulti, di capire, di scegliere e di trovare il proprio benessere partendo dalla conoscenza della natura che li circonda.

"Noi siamo parte della terra ed essa è parte di noi... Insegnate ai vostri bambini che la terra è nostra madre... Non è la terra che appartiene agli uomini, ma l'uomo che appartiene alla Terra"

-Capo indiano Capriolo Zoppo-

Tratto dal discorso al Presidente degli Stati Uniti d'America – 1854

OBIETTIVI

 

  • Manipolare ed utilizzare materiali naturali (acqua, terra, sabbia, semi, bulbi…)

  • Iniziare ad intuire i ritmi di sviluppo

  • Confrontare diverse varietà di vegetali e animali

  • Comprendere la diversità come fonte di ricchezza

  • Saper utilizzare tutti i canali sensoriali al fine di cogliere le somiglianze, differenze, particolarità degli elementi naturali

  • Sapere formulare ipotesi e previsioni relative ai fenomeni naturali

  • Affinare le capacità rappresentative e creative attraverso il disegno, la pittura, il collage, il modellare con una varietà di strumenti e materiali

  • Arricchire il lessico di nuovi vocaboli

  • Apprezzare e rispettare gli ambienti naturali (flora e fauna), in particolare quelli legati alla propria realtà territoriale

  

 

PROGETTO DI PLESSO
Anno scolastico 2023/2024

"ACQUA CHE SCORRE"

Trascorri la vita in una goccia d'acqua e vedi il mondo”

J. Lecoq, attore e pedagogo

In quest'anno scolastico abbiamo pensato di affrontare un progetto che ha come tema l'acqua. L'acqua è la fonte della vita, di energia e benessere; per i bambini è un elemento di gioco e di divertimento, una materia che offre loro la possibilità di vivere sensazioni piacevoli, di conoscere e di esplorare. L'acqua è affettività, emozione, ricordo, ma anche chiave per comprendere i fenomeni della natura ed i processi vitali.

Dopo gli avvenimenti tragici accaduti in primavera nella nostra città, ci è risultato chiaro quanto fosse necessario far conoscere ai bambini questo elemento sotto un punto di vista positivo e amichevole. Acqua come elemento naturale indispensabile alla nostra esistenza e bene prezioso da preservare e difendere.

I bambini la incontrano tutti i giorni in varie situazioni: in bagno, oltre all'acqua del rubinetto, c'è il getto della doccia, l'acqua che arriva a scrosci quando si tira lo sciacquone, a tavola c'è l'acqua nella brocca o nella bottiglia, nel bicchiere e nella bocca, l'acqua rovesciata sul tavolo. All'aperto ci sono le fontane, i torrenti, i fiumi, le piscine, il mare... Quando piove c'è l'acqua che cade dall'ombrello, sui vetri e sul tetto della casa o dell'automobile e nelle pozzanghere. L'acqua affascina perché scorre, si spande, si trasforma, bagna, rinfresca, pulisce... Quando i bambini vanno in bagno c'è da aspettarsi che il loro uso non sia solo funzionale, è probabile che comincino a giocare: il contatto dà piacere e benessere, fa scoprire rumori, colori, sensazioni...

Gli elementi naturali quasi scompaiono dalla nostra vita, per cui è importante che almeno la scuola riservi ai bambini l'opportunità di accostarsi ad essi permettendo di cogliere le variazioni stagionali e le trasformazioni dell'ambiente a seconda delle diverse condizioni atmosferiche. I bambini conoscono l'acqua da sempre; attraverso le attività proposte saranno invitati ad osservarla con maggiore attenzione per sviluppare una consapevolezza più profonda ed anche più scientifica.

Il nostro intento è quello di accogliere il piacere dimostrato dalle bambine e dai bambini nel loro agire con l'acqua, organizzando delle occasioni di gioco mirate a favorirne la conoscenza, a comprendere l'importanza che ha nella loro vita come in quella di tutti noi, a sperimentare le proprietà, i diversi e possibili utilizzi e ad osservarne caratteristiche e trasformazioni attraverso la realizzazione di esperimenti che permettono di riprodurre un fenomeno per spiegare la realtà. Grande importanza sarà data alla ricerca e acquisizione di norme comportamentali finalizzate al risparmio dell'acqua e ad un uso consapevolmente ecologico.

Alterneremo proposte di gioco motorio, narrativo, musicale a osservazioni e riproduzioni di opere d'arte ed esperienze vissute dai bambini in prima persona. Ci saranno momenti di rielaborazione verbale e grafico-pittorica e spunti narrativi, intesi come storie, racconti e occasioni di auto-narrazione. Osservazioni di fenomeni naturali, con mescolanze, travasi e sperimentazioni scientifiche. Utilizzeremo anche vari tipi di strumentazioni e tecnologie multimediali per scoprire le caratteristiche dell'acqua e per osservarla sotto diversi punti di vista.

È bello pensare che stimoli di questo tipo possano lasciare un segno tangibile non solo nei bambini, ma anche nella comunità a cui essi appartengono, poiché l'obiettivo fondamentale che vogliamo raggiungere è l’amore per questo elemento naturale preziosissimo e l'acquisizione di una maggiore maturità sociale verso il risparmio idrico, un bene collettivo la cui salvaguardia per le generazioni future è affidata all’attenzione consapevole e informata di ogni cittadino.

 

 

PROGETTO DI PLESSO
Anno scolastico 2022/23

"Le mie mani sono per..."

 

"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo"
antico proverbio popolare

La mano è lo strumento più importante dell’uomo: è l’arto che caratterizza gli esseri umani da tutti gli altri esseri viventi del creato. In particolare per i bambini è una parte del corpo fondamentale per conoscere l'ambiente e sviluppare la propria intelligenza.

La mano è quell'organo fine e complicato nella sua struttura che permette all'intelligenza non solo di manifestarsi, ma di entrare in rapporti speciali con l'ambiente: l'uomo prende possesso dell'ambiente con la sua mano e lo trasforma sulla guida dell'intelligenza, compiendo così la sua missione nel gran quadro dell'universo.” (Maria Montessori)

Le mani sono la principale fonte di sensazioni, il più delle volte piacevoli: proviamo a pensare quando un bambino da una carezza ad un altro bambino, esprime con le mani i propri sentimenti e le proprie emozioni. Con le mani il bambino gioca, esplora, conosce e comunica le sensazioni che prova. La mano crea: dipinge, scrive, colora, plasma…sono i gesti e le azioni quotidiane delle espressioni artistiche. La mano comunica: abbraccia, accarezza, saluta… sono i gesti e le azioni quotidiane che esprimono comunicazione e affetto. La mano scopre: muove, sposta, afferra, raggruppa… La mano gioca: lancia, stringe, prende, manipola… sono i gesti e le azioni quotidiane di coloro che giocano, bambini, ragazzi, adulti.

Le mani sono un canale privilegiato per fare esperienze nel mondo circostante, tra la natura, negli ambienti vicini e lontani. Le mani ci possono aiutare anche a conoscere culture e civiltà diverse: alcuni popoli utilizzano le mani per fare cose davvero speciali, basti pensare all’usanza di decorare le mani con l’enne (Mehndi), che tante mamme e/o bambine hanno… Le mani ci possono servire per creare in cucina, per preparare monili, o oggetti utili nella vita quotidiana oppure per contare: sono una grande fonte di apprendimento.

Non vi è un lavoro della mano che non sia anche un lavoro della mente.

Per questo abbiamo pensato quest'anno di intraprendere un percorso didattico incentrato su questa parte così importante del nostro corpo. Un percorso che porterà i bambini a riflettere su ciò che sappiamo fare e che facciamo ogni giorno con le mani, quindi attività manipolative in senso stretto, ma non solo. Scopriremo insieme quante volte e in quante innumerevoli situazioni utilizziamo questi arti e approfondiremo queste capacità per allargare le nostre competenze, che inevitabilmente stimoleranno anche lo sviluppo del pensiero, della fantasia, della concentrazione, della consapevolezza del proprio corpo, della stima di sè.

Proprio perché le mani possono servire a tantissime cose lasceremo i bambini protagonisti di questa scoperta. Partiremo insomma da questo input comune e poi ci lasceremo guidare dalla loro creatività e dai loro interessi. Sarà possibile quindi vivere anche all’interno del plesso esperienze molto diverse ma…ugualmente legate alle nostre mani e alle loro dita.

Non mancheranno canzoni, rime, filastrocche e poesie che a partire dalla tradizione popolare, passando attraverso storie e racconti, non tralasciano mai di parlare di mani.

L'apprendimento avviene attraverso l'azione, l'esplorazione, il contatto con gli oggetti, la natura, l'arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza. (Dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia)

 

ENGLISHLAND

 Premessa

Perché l’insegnamento della lingua inglese alla scuola dell’infanzia?

E’ oramai riconosciuta l’importanza, per ogni cittadino, di conoscere più lingue per riuscire ad essere in contatto con le diverse culture del mondo. La nostra società è multiculturale, vista la ricca presenza di persone provenienti da diversi paesi e perciò c’è sempre più la necessità di conoscere linguaggi condivisi.

Come si sottolinea nelle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative, “…apprendere i primi elementi di un’altra lingua è operazione importante e delicata perché ogni lingua non dà solo l’impronta dell’espressione del pensiero, ma ne costituisce in gran parte l’essenza. Essa, infatti, è una struttura che forma sensibilità, genera idee, modi di vivere, di sentire e di giudicare”.

Entrare in confidenza con un’altra lingua perciò è un incontro con un’altra cultura, un altro modo di esprimersi con una gestualità e una diversa organizzazione della vita. Questo pone le premesse per offrire al bambino la possibilità di arricchire il proprio bagaglio cognitivo, di conoscere e accettare contesti culturali diversi dal proprio, ampliare la sfera dei rapporti con altre persone, disponendosi al dialogo e alla comprensione reciproca.

Cominciare fin dalla scuola dell’infanzia è opportuno in quanto l’età più ricettiva per l’apprendimento, soprattutto di una lingua straniera, è proprio fra i 3 e i 5 anni.

Il gioco sarà ovviamente il metodo educativo attraverso il quale imposteremo le attività che accompagneranno all’acquisizione di nuovi vocaboli, nuovi suoni, nuove modalità espressive. Utilizzando action song, la musica, il movimento del corpo, l’ascolto, le immagini di oggetti conosciuti e la ripetizione verbale, i bambini potranno imparare in modo naturale e diretto, ma soprattutto in modo divertente e allegro perché ogni apprendimento per essere interiorizzato deve stimolare in ognuno di noi la sfera affettiva ed emotiva.

Let’s play!

Come di consueto i contenuti del progetto d’inglese si raccordano con il progetto di plesso e si svolgerà durante vari momenti della giornata, introducendo i bambini a comunicazioni informali legate al loro vissuto quotidiano. Ci saranno inoltre momenti specifici svolti all'interno delle singole sezioni dove sono presenti diverse strumentazioni tecnologiche, come la lavagna multitouch, stereo, amplificatori, app specifiche, con le quali si affronteranno attività laboratoriali. 

 

ADAGIOASSAI

Laboratorio permanente di propedeutica musicale

Premessa

Il percorso musicale realizzato con i bambini della Scuola dell’infanzia Carducci s’inquadra nel contesto di una ormai consolidata collaborazione tra Adagioassai - scuola di musica e il 3° Circolo Didattico di Cesena.

Tale percorso risponde, per modalità e finalità, alla missione formativa di Adagioassai che riconosce nell’infanzia il periodo privilegiato per fondare le basi di una cultura musicale significativa e lungimirante. L’interessamento, la disponibilità e la volontà della direzione e del corpo docente hanno incoraggiato, anno dopo anno, un’accoglienza sempre positiva dell’esperienza da parte dei bambini e delle famiglie, e una rara continuità didattica, altrimenti impossibile.

I saperi e le pratiche, le tradizioni e il patrimonio musicale italiano come quello europeo restano ad oggi preziosissime opportunità di cultura. Ma, senza limitazioni temporali o geografiche, la musica tutta si dimostra capace di rispondere ai reali bisogni di espressione e comunicazione, conoscenza di sé e del mondo da parte del bambino. Educando alla bellezza e al valore della differenza essa, contribuisce indubitabilmente alla consapevolezza critica, al desiderio di partecipazione e al senso di responsabilità dei futuri cittadini, e finalmente, al loro spirito democratico.

 

Metodologia

Adagioassai progetta e realizza, a partire dalla musica, percorsi educativi e formativi che allontanano l'urgenza del risultato a favore della valorizzazione dei processi di apprendimento, della chiara identificazione dei tempi, dei contesti, delle conoscenze e degli strumenti che permettono una didattica interdisciplinare efficace e attuale (Slowmusieducation). Per far questo Adagioassai fonda il proprio operare su approcci e contributi fondamentali della pedagogia musicale come quelli di E. Gordon, Z. Kodaly, F. Delalande e M. Frapat, M. Montessori.

 

Obiettivi e attività

Gli obiettivi del percorso proposto sono quelli di avvicinare i più piccoli al linguaggio musicale, sperimentarne, in maniera ragionata (proponendo, ad esempio per il canto, canti pentatonici adatti all’estensione vocale dei bambini, con testi appropriati e costruiti su melodie con intervalli utili allo sviluppo dell’orecchio armonico), alcune pratiche propedeutiche fondamentali come il canto, l’ascolto in movimento, l’uso degli strumenti ritmici, e di promuovere in loro un’affezione autentica al fare musicale.
Le attività si concentrano su:
- Canto e canto gioco
- Ascolto in movimento
- Giochi ed esplorazioni con oggetti sonori e piccoli strumenti musicali
- Accompagnamenti ritmici

 

Materiali e repertori

Durante le attività si utilizzano i suddetti materiali:
- Strumenti musicali etnici
- Strumentario Orff
- Pianoforte acustico
- Chitarra acustica
- Oggetti sonori e piccoli strumenti musicali didattici (ad es. campanelle intonate)
- Materiali vari per l’animazione dei canti e la drammatizzazione degli ascolti
- Repertorio europeo di canti e canti gioco didattici o popolari per l’infanzia.
- Brani strumentali dal repertorio classico sinfonico europeo.
- Cassa bluetooth.

 

 

Struttura organizzativa

Scuola/Istituto

Luogo

Edificio scolastico

Progetto

Progetti territorio e ambiente